PROGETTO POPOLARE: I COSTUMI TRADIZIONALI TRENTINI
Tra i vari repertori affrontati dal Coro, quello del canto popolare trentino non è certo secondario e numerose sono state, nel corso di questi anni, le occasioni per la sua presentazione al pubblico. La scelta è innanzitutto caduta su canzoni di carattere “femminile”, in cui il testo venisse declamato da una donna o fanciulla o che facesse comunque riferimento ad un qualsivoglia aspetto del mondo femminile (maternità, lavoro, affetti, ecc...); secondariamente sono state individuate le armonizzazioni, scelte volutamente tra quelle eseguite dai cori di montagna trentini più noti e conosciuti dal grande pubblico.
Il motivo di queste proposte risiede anche nella volontà del Coro di far riflettere sull’”appropriamento”, si potrebbe dire quasi “indebito”, da parte dei cori virili di un repertorio che non solo vede protagoniste le donne in percentuale assolutamente non trascurabile, ma le colloca sicuramente anche come fonti di ispirazione – se non addirittura creatrici - di molte tra le più conosciute e diffuse linee melodiche del canto di montagna: le canzoni tradizionali trentine proposte (come “Serafin”, “La vien giù da le montagne”, “La moretina”, “Pelegrin de Sant’Antoni” e molte altre) costituiscono una proposta musicale di grande suggestione, che nella versione a voci femminili acquisiscono notevole originalità e suscitano interesse e approvazione in qualsiasi tipo di uditorio.
Di qui l’idea di dotare la formazione corale di un costume tradizionale che potesse costituire una cornice visiva adeguata ai brani proposti.
Dal momento che non esiste un costume tradizionale della Valsugana e che comunque il Coro, anche per la sua stessa denominazione di Coro da Camera Trentino, intende rappresentare tutta la comunità provinciale, si è pensato di scegliere alcune fogge di costumi tradizionali trentini che, opportunamente accostati e mescolati all’interno della compagine corale, offrissero non solo un colpo d’occhio di sicuro effetto, ma anche suscitare curiosità ed interesse per il valore storico da essi rivestito.
Dopo aver svolto opportune ricerche presso il “Museo degli usi e costumi della gente trentina” di San Michele a/A nonché presso altri centri di documentazione dislocati nelle varie vallate trentine, la scelta è caduta innanzitutto sui costumi del Primiero, del Tesino, della Val di Fassa e della Valle dei Mocheni, per i quali esistono esempi reali che si tramandano di generazione in generazione; secondariamente, utilizzando altre fonti, come alcune ricerche inedite condotte da Istituti di cultura locale o da gruppi folkloristici, nonché gli acquerelli di Carl von Lutterotti raccolti nel volume “I costumi popolari del Trentino”, si è pensato di scegliere anche i costumi di altri luoghi del Trentino (Cles, Tione, Riva, Cavalese ed altri ancora) per allargare la territorialità espressa dall’abbigliamento del coro ed avere così una “rappresentanza” sufficientemente ampia di tutta la nostra provincia.
Il Coro da Camera Trentino può quindi sostenere un concerto di grande suggestione e coinvolgimento grazie alla dotazione di bellissimi costumi tradizionali, l’uno diverso dall’altro, realizzati grazie ad un importante contributo della Provincia Autonoma di Trento.
Attualmente è in fase di allestimento un concerto spettacolo, finalizzato a presentare sia i canti in repertorio sia i costumi realizzati. Si è scelto così di “raccontare” la figura della donna nella cultura popolare trentina, attraverso la rappresentazione di alcuni quadri musicali e non, inerenti toccanti e vissuti momenti di vita tradizionale come la fanciullezza, l’amore, la famiglia, la guerra, il lavoro, la migrazione.